𑁋LOCANDINA𑁋
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DON MILANI - IL MUSICAL
"Scommessa, partecipazione e fiducia"
Compromesso interessante tra bio-musical (musical che racconta la storia di un personaggio famoso) e concept-musical (la storia non parte da una trama vera e propria, bensì da un concetto,
approfondito e sviscerato nel corso dello spettacolo), "Don Milani - Il Musical" della compagnia Fiaba Junior porta in scena la vita di questo personaggio scomodo e controcorrente attraverso una
delle forme di performance teatrale più coinvolgenti e versatili, che attraverso un connubio di racconto e spettacolo, riflessione ed "entertainment", permette allo spettatore di compiere l'esperienza
del piacere appagante tipico di ogni forma d'arte riuscita, tramutando quest'ultimo ed il performer in corde di uno stesso strumento che risuonano insieme.
Questa esperienza collettivo-identitaria è non solo l'esito del lavoro svolto da questo gruppo, ma ne è anche la linea guida; come raccontano Angelo Giamberini e Luca Milani, coordinatori
della compagnia, il lavoro di messa in scena dello spettacolo viene svolto attraverso una lunga e non facile fase: ogni membro, dal più grande (54) al più piccolo (9) partecipa con le sue
capacità ed il suo "sentire" alla costruzione della performance, ottenendo un'interpretazione della storia piena di sfaccettature, di colori, di emozioni che si rispecchiano nella moltitudine di stili
diversi che caratterizzano le varie scene dello spettacolo.
Come un quadro ricco e completo, che Picasso definirebbe "..un insieme che racchiude tutti i punti di vista, che mostra contemporaneamente l'insieme e le parti", questa scelta si rispecchia
anche nella parte musicale, composta da Alessandro Barbieri e fonte di ispirazione per l'intero musical, e che ben si addice alla natura del personaggio.
Infine, citando la risposta degli stessi ragazzi della compagnia alla domanda "tre parole per definire la compagnia Fiaba Junior?", vorrei evidenziare lo spirito forte e coinvolgente che
caratterizza questo gruppo e tutti i suoi lavori, e di cui anche io (e mi auguro anche voi) ho potuto godere: "famiglia, crescita, condivisione".
Date Spettacoli |
Orario |
NEW! 10 Giugno 2017 |
21:15 |
23 Settembre 2016 |
-- |
Aprile 2016 |
-- |
|
Informazioni |
Luogo |
Teatro Della Pergola - Via della Pergola 12/32 50121 Firenze |
Ingresso |
10,00€ - Prev. www.boxofficetoscana.it |
Informazioni |
lapiramilani@gmail.com - Tel. 3396662769 |
INTERVISTA 1
INTERVISTA 2
INTERVISTA 3
INTERVISTA 4
INTERVISTA 5
Intervista a Simone e Tommaso Nannucci
➤ Allora, possiamo dire che voi siete tra le "pietre miliari" della compagnia, quando avete cominciato a farne parte?
Ad 11 anni, eravamo in prima media
➤ Come vi è venuta voglia di iniziare?
Tommaso: Una nostra amica che faceva parte della compagnia un giorno a ricreazione mi chiese di aiutarla a ripassare le sue battute, e così mi venne voglia di provare anche a me trascinandomi Simone dietro e ci trovammo bene subito
➤ In questo spettacolo mi sembrate particolarmente partecipi, come avete deciso di prendere parte così attivamente da partecipare alla stesura del copione?
Già dai miserabili avevamo cercato di far parte della parte "costruttiva" spettacolo, ma in particolare per questo spettacolo abbiamo deciso di partecipare alla stesura del copione perché ci piaceva l'idea di scrivere uno spettacolo "nostro".
➤ Come vi sembra che stiano procedendo le prove dello spettacolo in se?
A rilento
➤ Tre parole per definire il nostro musical "Don Milani"?
Scommessa, partecipazione e fiducia
➤ Tre parole per definire la compagnia "Fiaba Junior"?
Famiglia, crescita e condivisione
➤ Quali sono stati il momento più bello e il momento più brutto che avete passato in questi anni nella con compagnia?
Simone: Allora, il momento più bello è stato quando ci siamo resi conto della potenzialità dello spettacolo "Forza venite gente", poiché nessuno aveva fiducia nella sua riuscita, invece poi è venuto benissimo e ci siamo sentiti tutti sollevati e orgogliosi. Il momento più brutto invece è stato sicuramente durante il primo spettacolo a cui ho partecipato. Dovevo cambiarmi in scena e mettermi un vestito che secondo me era difficilissimo da mettere (anche se in realtà aveva solo due bottoni) e mi ricordo che durante la prima rimasi incastrato tipo 15 minuti nella tonaca che dovevo mettermi e avendo il viso coperto sentivo solo il pubblico che rideva, ero imbarazzatissimo! Infatti quando riuscii a liberarmi ero completamente rosso in viso e uscii di scena subito.
Tommaso: Io invece comincio dal momento più brutto, che è stato quando in "Forza venite gente" dovevo cantare e non mi funzionò il microfono, e si dovette interrompere lo spettacolo e io ci rimasi malissimo... Il momento più bello invece è sentire tutti gli anni gli applausi a fine spettacolo.
➤ Avete conosciuto qualcuno di "importante" frequentando il teatro?
Tommaso: Tante persone, con cui molte di esse siamo cresciuti insieme, fra cui Claudia che la conoscevo da tempo ma abbiamo legato molto in questi ultimi due anni e ora stiamo insieme
Simone: Be si sono d'accordo con lui nella compagnia siamo cresciuti quindi si un po' tutti. E soprattutto con la mia ragazza Isabella, che all' inizio non mi sopportava ma poi con gli anni chi siamo avvicinati.
➤ Ok un ultima domanda: In futuro avete intenzione di fare qualcosa di annesso al teatro in generale?
In coro: SI!!!!
Tommaso: E scrivi si con quattro punti esclamativi! Assolutamente! Io vorrei continuare a fare musical, infatti ho intenzione di frequentare il Dams, l'accademia di musical.
Simone: Anche a me piacerebbe continuare con i musical ma non al Dams, vorrei frequentare altre accademie all'estero, oppure mi interesserebbe un accademia di Verona. E poi avremmo intenzione di fare delle audizioni, sperando che ci prendano.
Intervista a Benedetta Zito e Carolina Mischi
➤ è da un po' che fate teatro.... Ricordate quale è stato il primo spettacolo a cui avete partecipato?
Benedetta: Certo assolutamente si chiamava "Fred e Paolo ragazze in gamba", io interpretavo una giovane studentessa innamorata
Carolina: Io invece ero una bambina che viveva in un convento
➤ Vi siete trovate un po' contrariate sul comportamento generale della compagnia, potete spiegarne i principali motivi?
Benedetta: La prima cosa che ho pensato quando ho saputo il tema dello spettacolo è che il tema era una ruffianata alla rassegna, e fin da subito è mancata l' organizzazione e c'è una mancanza nell' impegno che di solito veniva impiegato negli anni passati per la riuscita degli spettacoli
Carolina: Ho notato che c'è un atteggiamento molto più menefreghista e che inoltre ormai la maggior parte della gente viene a teatro solo per farsi i cavoli suoi e per "stare con l'amichetto"
➤ Siete fiduciose per la riuscita dello spettacolo?
Benedetta: Ad Aprile no, è troppo presto, non credo ce la faremo per la data prevista
Carolina: Non saprei perché si dice tutti gli anni che non ci si riuscirà e poi invece ci si fa sempre
➤ Come vi sembra stiano procedendo per ora le prove e lo spettacolo in se?
Benedetta: In maniera caotica. C'è poco convinzione. Per la riuscita dello spettacolo dobbiamo trovare la "chiave di volta", ovvero quell'incipit che ci serve per riuscire nello spettacolo
Carolina: Si anche secondo me. Le prove stanno procedendo in modo molto disorganizzato
➤ Tre parole per definire lo spettacolo?
Determinazione, fiducia e coraggio
➤ Tre parole per definire la compagnia?
Famiglia, maturità e collaborazione
➤ Avete conosciuto qualcuno di "importante" frequentando il teatro?
Benedetta: Si, me stessa. Mettendosi in gioco e sfidando i propri limiti, come ho fatto io partecipando agli spettacoli, si scopre se stessi.
Carolina: Non c'è una persona in particolare mi sono trovata molto bene qui e siamo tutti amici
➤ In futuro avete intenzione di fare qualcosa di annesso al teatro in generale?
Benedetta: Si ho intenzione di frequentare l' Università PROGEAS (Progettazione e gestione di eventi e imprese dello spettacolo)
Carolina: Mi piacerebbe molto ma si sa, non è facile entrare a far parte del mondo dello spettacolo, ce la fa uno su un milione
Intervista a Giulia Scelsi
➤ Quando hai cominciato a far parte della "Fiaba Junior"?
7 anni fa, avevo 12 anni
➤ Come ti è venuta voglia di iniziare a farne parte?
Perché stavano cercando un aiuto-regista e io mi sono proposta. Poi con l'arrivo della gestione di Angelo e Luca sono stata "buttata" a recitare e mi sono trovata molto bene, infatti ho continuato
➤ Come e quando ti è venuta l'idea di cominciare ad occupati del trucco di scena?
Con lo spettacolo "Sogno di una notte di mezza estate". Cercavano qualcuno che sapesse disegnare e io mi sono proposta subito, e mi risposero"ottimo però dovresti disegnare sui volti.." Lì per lì sono rimasta un po' sorpresa ma ho accettato comunque e dato che mi è piaciuto mi sono auto-proclamata truccatrice ufficiale della fiaba
➤ Pensi che il trucco sia molto importante nel teatro? Perché?
Il trucco secondo me è una delle parti fondamentali per la descrizione di un personaggio, perché lo classifica nel sul ruolo. Già vedendo solo il trucco riesci a capire se è un contadino o una donna borghese ecc...ecc...
➤ Come ti sembra stiano proseguendo per ora le prove e lo spettacolo in se?
Molto a saltelloni, sono un po' dispersive
➤ Sei fiduciosa per la riuscita dello spettacolo?
Si. Abbiamo dato prova più volte che c'è la possiamo fare, e ci riusciremo anche questa volta
➤ Tre parole per definire lo spettacolo?
Coinvolgente, "dapazzi" (tutto attaccato mi raccomando) e sogno
➤ Tre parole per definire la compagnia?
Famiglia, spassosa e intrigante
➤ Hai conosciuto qualcuno di "importante" frequentando il teatro? Chi?
Mah...qualcuno di importante direi di no, diciamo che è il gruppo in se ad essere importante, perché mi ha fatto sentire accettata e considerata, senza bisogno di dire "Ehi ci sono anche io!"
-In futuro hai intenzione di fare qualcosa di annesso al teatro in generale?
Sarebbe bello diventare una truccatrice a livello più "serio", oppure una coreografa
Intervista a Michele Scelsi
➤ Quando hai cominciato a far parte della "Fiaba Junior"?
A 7/8 anni
➤ Come ti è venuta voglia di iniziare a farne parte?
Due miei amici (Vieri Raddi e Pietro Milani) ne facevano parte e mi hanno detto "dai è divertente vieni con noi a provare!" e mi sono trovato bene subito
➤ Come e quando ti è venuta l'idea di passare dal palco alla regia?
Mi è venuta due anni fa quando si faceva lo spettacolo "I Miserabili", io non recitavo e quindi ho provato ad aiutare i tecnici e mi è piaciuto. Quest'anno mi sono convertito definitivamente al "lavoro dietro le quinte", non ho più voglia di recitare ma non voglio neanche lasciare la compagnia
➤ Come ti trovi a teatro dopo questo cambiamento?
Meglio di prima, perché non mi è mai piaciuto mettermi troppo in mostra, sono molto timido e recitare davanti a tanta gente era una vera e propria sfida per me, quindi sono contento di aver fatto questo cambiamento
➤ Sei fiducioso nella riuscita dello spettacolo?
Ma tanto si andrà in scena il prossimo anno! No dai a parte gli scherzi, alla fine ci riusciamo sempre!
➤ Come ti sembra che stiano proseguendo le prove e lo spettacolo in se?
Abbastanza bene rispetto alle mie aspettative
➤ Momento più bello e momento più brutto?
Allora, i momenti più brutti sono stati due (a pari merito): quando si sentì male Vieri durante lo spettacolo "Forza venite gente" e quando il Giorgi mi fece cadere per sbaglio in scena durante la prima di "Sogno di una notte di mezza estate", quando caddi tutto il pubblico si mise a ridere così tanto che Angelo mi disse di rifarlo anche per la repliche successive! Mentre il momento più bello sono gli ultimi due minuti dell'ultima replica di ogni spettacolo, la "fine di tutto", perché c'è un senso di liberazione e di sollievo del tipo "siamo arrivati infondo anche quest'anno e non si è fatto male nessuno (o almeno non troppo)"
➤ Tre parole per definire lo spettacolo?
Difficile, bello (forse, staremo a vedere) e innovativo (inedito)
➤ Tre parole per definire la compagnia?
Affiatata, numerosa e collaborativa
➤ Pensi che la parte tecnica si uno spettacolo sia molto importante?
Molto perché l'attore può essere bravo quanto vuoi ma se non ha né luci né audio e cioè non può essere né visto né sentito è come se non ci fosse
➤ Hai conosciuto qualcuno di "importante" frequentando il teatro?
Bè a parte la mia migliore amica in generale un po' di amicizie le ho fatte, e di sicuro più di quante ne avrei potute fare in altre circostanze
Intervista a Samuele Franciolini
➤ Te sei uno dei membri più "recenti" della compagnia, cosa ti piace del teatro?
Mi piace molto l'atmosfera che c'è, e mi piace cantare, stare sul palco e dare il meglio di se stesso impegnandosi veramente
➤ Come ti è venuta voglia di iniziare a farne parte?
In primo luogo perché ho visto lo spettacolo "I Miserabili" e mi era piaciuto molto, e in secondo luogo perché diversi dei miei amici facevano parte della compagnia e quindi mi è venuta voglia di partecipare
➤ Come ti sembra stiano procedendo per ora le prove e lo spettacolo in se?
Piuttosto lente, ma l'importante è trovare la coesione e mettersi sotto col l'impegno
➤ Tre parole per definire lo spettacolo?
Idea, costruzione e collaborazione
➤ Tre parole per definire la compagnia?
Partecipazione, aiutarsi e stare insieme (si può contare come una parola vero?!)
➤ Hai conosciuto qualcuno di "importante" frequentando il teatro? Chi?
Più che altro ho migliorato i rapporti con chi conoscevo di già, ma non ho fatto molte altre conoscenze, soprattutto "importanti"
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